La Regione Veneto ha da poco stanziato dei contributi per l’efficientamento energetico. Siamo convinti siano una bella occasione per ammodernare la vostra PMI. Si possono fare molte più cose di quanto si pensi… Vediamole insieme!

Finalità e obiettivi del Bando Regione Veneto Efficienza Energetica

Forse avrai già sentito parlare del Bando della Regione Veneto per l’erogazione di contributi finalizzati all’efficientamento energetico delle PMI. Si tratta di una delle misure previste dal POR FESR 2014-2020. Eccoti il link al bando, così come inserito nel portale della Regione.

Si tratta a tutti gli effetti di un’occasione importante per ammodernare ed efficientare la tua azienda. E’ un’opportunità stimolante perché punta proprio a mettere in campo le tecnologie che più realizzano un valore per il futuro: il risparmio e l’uso efficiente dell’energia sono una concreta realtà.

Ogni intervento in tal senso è già di per sé conveniente dal punto di vista economico, ma se la nostra Regione ci da una mano è perché crede nelle PMI, per incoraggiarle a pensare in grande come hanno la possibilità di fare le aziende più grosse.

Nel dettaglio il bando è finalizzato a promuovere la riduzione dei consumi e delle correlate emissioni inquinanti degli impianti produttivi delle Micro, Piccole e Medie imprese mediante la razionalizzazione dei cicli produttivi, l’utilizzo efficiente dell’energia e l’integrazione in sito della produzione di energia da fonti rinnovabili.
Gli interventi finanziabili devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi energetica allegata alla domanda ed eseguita secondo le specifiche del D. Lgs. 102/2014 (di seguito riportiamo degli esempi).

L’obiettivo è di incentivare le PMI con sede o unità locale attiva e produttiva in Veneto, attraverso un finanziamento agevolato a fondo perduto fino al 30% della spesa rendicontata che non deve essere inferiore a € 80.000.

Il bando ha inizio il 15 aprile 2020 con stanziamento di € 13.346.990 totali e si chiuderà il 15 ottobre 2020.

Poi l’intervento del progetto ammesso all’agevolazione deve essere concluso e operativo entro il termine del 11 luglio 2022.

Giustamente la graduatoria provvisoria non è basata sul principio di “chi arriva per primo” ma è stilata a partire dal progetto che presenta il miglior rapporto tra risparmio energetico e costo del progetto. Quindi c’è ancora del tempo per studiare gli interventi in modo da renderli il più efficaci possibile.

Procedura basata sulla DIAGNOSI ENERGETICA

Non c’è niente di nuovo per quanto riguarda la procedura con la quale valutare e scegliere gli interventi da attuare. Saranno infatti ammissibili gli interventi che si articolano nelle seguenti tre fasi:

Fase 1: valutazione ante intervento del fabbisogno energetico annuo complessivo dell’unità operativa oggetto del progetto e individuazione delle opportunità di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni di gas climalteranti attraverso diagnosi energetica. La diagnosi energetica deve essere realizzata in conformità ai criteri espressi all’allegato 2 al D.lgs n.102 del 2014.

Fase 2: elaborazione e sviluppo del progetto di contenimento dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti tramite gli interventi che devono essere compresi tra quelli suggeriti dalla diagnosi di cui alla fase 1 e avviati successivamente alla data della diagnosi stessa, a pena di decadenza del contributo concesso, con conseguente revoca totale dello stesso.

Fase 3: valutazione post intervento di raggiungimento dell’obiettivo di progetto nonché di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti attraverso:
a) relazione tecnica asseverata che illustri gli obiettivi in termini di risparmio energetico e di riduzione di emissioni di gas climalteranti conseguiti e la loro coerenza con la diagnosi energetica ante intervento;
b) diagnosi energetica realizzata in conformità ai criteri espressi dal presente bando e dal D.lgs n.102 del 2014.

Interventi ammissibili

Ecco un elenco degli interventi ammissibili:

  • Installazione di sistemi e componenti (quali, ad esempio, l’installazione di inverter, rifasamento, sostituzione di gruppi di continuità e sistemi di controllo).
  • Interventi di monitoraggio (quali, ad esempio, l’installazione di impianti di sensoristica, di sistemi per la gestione e il monitoraggio dei consumi energetici e simili).
  • Sostituzione degli apparecchi illuminanti ricorrendo a tecnologie LED e/o installazione di dispositivi autonomi per il controllo dell’accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti.
  • Installazione di dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore recuperata/o dai cicli produttivi.
  • Interventi diretti all’efficientamento energetico negli edifici delle unità operative (es. infissi, isolanti, materiali per l’ecoedilizia, coibentazioni compatibili con i processi produttivi).
  • Sostituzione di macchinari o componenti che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici.
  • Sostituzione di cicli produttivi con cicli che comportino una riduzione dimostrata dei consumi elettrici/termici.

Pensa, ad esempio, a come sarebbe arricchire gli impianti delle vostre sedi con l’installazione di nuovi contatori di energia e analizzatori di rete per power quality e il monitoraggio dei consumi, sistemi di rifasamento, quadri, interruttori e protezioni elettriche dotati delle tecnologie più avanzate, gruppi di continuità UPS, software di monitoraggio e gestione dell’energia e molto altro. Le possibilità sono davvero infinite e portano ad ottimizzare di conseguenza anche i processi lavorativi stessi.

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Costi ammissibili

Per quanto riguarda i costi che si possono comprendere nel finanziamento “Bando Regione Veneto Efficienza Energetica” troviamo le seguenti voci dettagliate con varie soglie:

  1. Costi relativi a lavori edilizi e impiantistici, anche per la produzione di energia da fonte rinnovabile, strettamente connessi e dimensionati rispetto al programma di investimenti. Le spese di progettazione, direzione lavori e collaudo sono ammissibili nel limite massimo di € 10.000.
  2. Spese tecniche per le diagnosi energetiche. Tali spese sono ammissibili nel limite massimo di € 5.000 ante e post intervento ciascuna. La spesa per la diagnosi energetica ante intervento è ammissibile esclusivamente per diagnosi energetiche eseguite a partire dal 1° gennaio 2019, fermo restando quanto previsto nella Fase 1.
  3. Costi relativi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, sistemi, componenti, nonché le relative spese di montaggio e allacciamento e le spese relative al software per farli funzionare.
  4. Spese per il rilascio, da parte di organismi accreditati, delle certificazioni di gestione ambientale o energetica conformi EMAS e alle norme ISO 50001 e EN ISO 14001 nel limite massimo di € 10.000.
  5. Premi versati per le garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari.

Ora che conosci nel dettaglio il Bando Regione Veneto Efficienza Energetica, la primissima cosa da fare è richiedere subito una diagnosi energetica ad un tecnico specializzato. Può essere una piccola spesa che vi sorprenderà nel sapere quanti interventi si possono fare nella vostra azienda e soprattutto che risparmio si può ottenere.

Se non hai già i contatti di un tecnico di fiducia possiamo consigliartene noi, vista la nostra conoscenza dei migliori professionisti del settore.

Se invece hai una diagnosi energetica già pronta (sono considerate valide se fatte dopo il 19 luglio 2016), allora è l’occasione da prendere al volo per mettere in pratica gli interventi consigliati!

Una volta ottenuta la lista degli interventi saremo al tuo fianco per progettarli e metterli in essere. Sempre con riguardo alle tue esigenze specifiche, dimensionando ogni intervento su misura. Perché sappiamo bene che ogni azienda nel nostro Veneto è unica e non si possono applicare ricette preconfezionate.